10 Nov Primo congresso nazionale a Montecarlo
Il 10/12 novembre 2016 gli Associati dei Gruppi confederati in CONFAGI si sono riuniti in Montecarlo per il primo congresso nazionale.
Si è trattato di un evento eccezionale per il luogo scelto (Convention presso la Salle d’Or del Fairmont Hotel con cena di gala presso la Salle des Étoile dello Sporting Club), per l’organizzazione eccelsa delle giornate, per il cospicuo numero dei partecipanti, per la presenza di ospiti di spicco sia del mondo Generali che del mondo dell’informazione e dell’economia.
I lavori si sono svolti alla presenza di 400 partecipanti di provenienza dalla rete agenziale. Sono intervenuti, inoltre, il dott. Philippe Donnet CEO Group Generali; dott. Marco Sesana, CEO & GM Generali Italia; dott. Giancarlo Bosser, Chief Life & Employee Benefits Officer; dott. Stefano Gentili, Chief Marketing & Distribution Officer; dott. Massimo Monacelli, Chief Property & Casuality and Claims Officer.
Particolarmente graditi gli interventi del prof. Umberto Galimberti e del prof. Alessandro Rosina in un talk show con Philippe Donnet, moderato da Ferruccio De Bortoli, su “L’Europa e il futuro del welfare state in Italia – quale ruolo giocheranno l’instabilità dei mercati e il nuovo contesto geopolitico”.
Lo slogan dato dagli autori alla prima Convention CONFAGI – AggregAzione – evoca in sé le ragioni dell’unione tra i tre grandi gruppi confederati: l’unione tra ANAGINA, GAAG ed UNAT – si percepisce già dalle prime battute degli interventi – nasce dalla condivisione di obiettivi e strategie e dall’esigenza di rappresentare un’unica voce nel dialogo con la Compagnia mandante.
In apertura di Convention, i tre Presidenti salgono sul palco per esprimere il proprio pensiero su CONFAGI e sul sistema di relazioni con l’Impresa mandante. Attraverso l’intervista della giornalista presentatrice dell’evento Vira Carbone, Antonio Canu, Mariagrazia Musto e Davide Nicolao rappresentano alla folta folla presente in sala i motivi che hanno dato luogo all’unione; ribadiscono la necessità di un confronto con Generali Italia che sia vivo, continuo ma soprattutto che tenga in giusta considerazione, equamente, le diverse reti interessate al processo di integrazione. Mariagrazia Musto ricorda, infatti, momenti accesi di incomprensione sulle decisioni assunte nel renaming agenziale.
Esprimono, inoltre, a ritmi calzanti e a più riprese, ricevendo lunghi applausi dai presenti, l’esigenza che Generali Italia consideri, nell’integrazione, le caratteristiche e le peculiarità di tutte le reti coinvolte affinché ciascun modello possa ricevere la giusta valorizzazione divenendo anche motivo di successo per Generali Italia. Antonio Canu, ad esempio, sostiene che non è possibile assemblare tra loro cose non compatibili; si riferisce in particolare ai temi di fondamentale importanza per le reti, oggetto a breve di confronto, quali mandato unico e accordi integrativi collettivi.
D’altra parte, ricorda Davide Nicolao, CONFAGI rappresenta il 55% del fatturato di Generali Italia ed il 25% del business mondiale del Gruppo Generali. È fondamentale, quindi, considerare CONFAGI non controparte nel rapporto con l’impresa mandante ma partner per un obiettivo comune: il successo di gruppo.
Le giornate trascorse hanno mostrato forte coesione non solo dei Presidenti, le cui caratteristiche personali e professionali si integrano in un’unione perfetta, ma anche degli associati tutti che hanno partecipato all’evento. Forte entusiasmo si è percepito tra la folla.
CONFAGI, dopo un anno dalla sua nascita, mostra in Montecarlo, in una Convention d’eccezione, tutto il suo carisma e la sua forza, affermando con ardore la sua presenza sulla strada verso i traguardi futuri.